COME FARE SESSO

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27 . 11 . 2016 by Rodrigo Allenatore

COME FARE SESSO

L’apparato locomotore di un uomo e una donna sono differenti. In particolare nella donna la lordosi lombare è più accentuata. Il bacino è più largo e leggermente antiverso rispetto all’uomo. Per compenso i femori decorrono obliquamente dall’alto in basso e dall’esterno all’interno; cosi il ginocchio è tendenzialmente più valgo. La caviglia e il piede sono più spesso valghi. Le articolazioni sono più lasse: più mobili e meno stabili anche perchè il mantello muscolare è meno rappresentato che nell’uomo.
La maturazione scheletrica avviene mediamente con due anni di anticipo (17-19) rispetto all’uomo (19-21). La muscolatura è meno sviluppata che nell’uomo e la differenza è più sensibile dopo la maturazione sessuale; il sistema endocrino femminile non prevede la produzione del testosterone e dei suoi metaboliti e ha un andamento ciclico. Quest’ultimo fattore e in particolare il periodismo dei cicli mestruali non possono essere ignorati nell’elaborazione di tabelle agonistiche. Un ciclo mestruale regolare è un indice indiretto di un certo equilibrio endocrino. Questo equilibrio nella donna è piuttosto delicato: situazioni di stress psicofisico come il superallenamento o l’eccessiva attenzione data ad alcuni particolari possono facilmente alterarlo. Uno dei primi effetti del superallenamento o di eccessive restrizioni alimentari consiste proprio nella alterazione o nella soppressione del ciclo mestruale (amenorrea).

Nell’età adulta la variabile della gravidanza è molto importante. Durante la gravidanza il complesso gioco ormonale favorisce un’ulteriore lassità articolare al fine di permettere l’allontanamento (diastasi) dei due capi ossei che costituiscono la sinfisi pubica. Fenomeno questo che si verifica durante il parto. La muscolatura addominale si rilascia. La circolazione venosa degli arti inferiori può subire dei danni con la comparsa di vene varicose. Il peso aumenta di circa 12kg. Queste trasformazioni per lo più transitorie possono peggiorare le condizioni di forma; spesso dopo una gravidanza la palestra viene scelta proprio per recuperare. L’allenamento comunque deve tenere in conto l’entità di questi cambiamenti per finalizzare l’allenamento e per modularne l’intensità.
Un’altra tappa fondamentale è la menopausa. In questo periodo si assiste ad una progressiva demineralizzazione dell’osso più rapida e intensa che non nell’uomo. Nei casi più gravi è l’osteoporosi. La menopausa coinvolge spesso anche l’aspetto emotivo e provoca un sottofondo ansioso.
L’attività ovviamente rapportata alle ridotte capacità del soggetto ha un effetto positivo su questi problemi. Naturalmente se da una parte la frequenza in una palestra può aiutare il soggetto ad affrontare meglio una serie di problemi, è evidente come un approccio strettamente culturistico da parte dell’istruttore è inadeguato a dare le risposte adatte.