MIGLIORARE LA FLESSIBILITA'

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23 . 10 . 2016 by Rodrigo Allenatore

MIGLIORARE LA FLESSIBILITA'

Consiste nell’allungamento delle parti molli dell’apparato locomotore al fine di migliorare la mobilità passiva dell’apparato. La mobilità è una premessa indispensabile per la coordinazione motoria. Tradurre la parola stretching con allungamento muscolare non è corretto perché in realtà sono “allungati” anche i tendini i legamenti e le capsule articolari. Lo stretching è una tecnica di condizionamento finalizzata alla massima mobilità articolare.

La distensione deve essere lenta graduale e progressiva. Non deve avvenire a sbalzi con strappi piccoli e ripetuti. La distensione può essere avvertita come moderatamente dolorosa; quando si raggiunge questo livello si mantiene la posizione per alcuni secondi, il dolore scompare e a questo punto si può forzare un livello di mobilità ulteriore. Deve riguardare tutte le articolazioni e con particolare cura quelle interessate dalle fasi successive dell’allenamento. Il tempo da dedicare allo stretching non deve essere inferiore ai 12-15 minuti. Questo vale per soggetti che abbiano un minimo di preparazione atletica di base. Per i sedentari il tempo deve essere più lungo, tra 15 e 20 minuti e costituisce un aspetto fondamentale dei primi mesi di allenamento.
Il nostro corpo è in uno stato di costante cambiamento, questo significa che abbiamo bisogno regolarmente di assicurare le forniture nutrizionali per contrubuire a tali modifiche; se si perde uno o l’altro elemento costitutivo del nostro corpo, tutto il lavoro può essere compromesso.

Lo stretching ha anche importante risvolto psicologico; permette di concentrarsi sull’allenamento abbandonando le preoccupazioni quotidiane. Molti campioni insistono sull’importanza della concentrazione mentale durante gli allenamenti come fattore determinante nell’ottenere buoni risultati. Ebbene lo stretching rappresenta l’ingresso vero e proprio in palestra dopo lo spogliatoio, è una fase di transizione tra tutto ciò che é fuori dalla palestra che deve essere lasciato nello spogliatoio insieme ai vestiti.

Lo stretching deve essere utilizzato come un primo check up di controllo delle condizioni dell’apparato locomotore in quella giornata rispetto alla possibilità di eseguire subito dopo degli allenamenti massimali.

Se durante le pratiche di stretching si registrano delle sensazioni sgradevoli, di impaccio articolare, di dolore, o comunque di anormalità, si devono evitare per quella seduta di allenamento degli esercizi ad alta intensità di carico per il distretto interessato. L’atleta deve essere informato e sensibilizzato su questa primaria forma di prevenzione.